



Azienda Vinicola
Pakravan-Papi
L’azienda agricola Pakravan-Papi si trova in Toscana, nella Maremma settentrionale, nel comune di Riparbella, in provincia di Pisa.
A partire dal 2000 Amineh Pakravan con il marito Enzo Papi, hanno voluto riscoprire e ripristinare l’antica tradizione vitivinicola con il supporto di nuove tecnologie: il primo passo è stato l’impianto di un nuovo vigneto e, a seguire, la costruzione della nuova cantina.
Il territorio, caratterizzato da una tradizionale vocazione viti-vinicola, possiede tutte le qualità che lo rendono un’eccellente terra di vino:
- un microclima mediterraneo, irraggiato dal sole e accarezzato dalle brezze marine;
- la complessità e la differenziazione di suoli ricchissimi di minerali;
- i pendii dolci e ben esposti.
La coltura della vite in Toscana
Sangiovese
Innovare nella tradizione
I cloni di Sangiovese piccolo, impiantati sul terreno di argilla a “palombini”, sono stati prelevati dai vecchi filari disposti a margine degli oliveti. Il Sangiovese piccolo era il re dei vigneti del Chianti e si ipotizza sia giunto nella maremma pisana ad opera dei primi contadini che si sono insediati alla fine del Settecento. Sebbene il Sangiovese piccolo abbia lasciato molto spazio al Sangiovese grosso, tipico di Moltalcino, che esprime maggiore sapidità e rotondità, l’azienda agricola Pakravan-Papi ha preferito rispettare la tradizione storica del luogo, mantenendo il Sangiovese piccolo, valorizzandone l’eleganza e la complessità dei profumi. Grazie al microclima, il Sangiovese Pakravan-Papi esprime una notevole struttura che ne arricchisce la sapidità e la possibilità di un lungo invecchiamento.
Supertuscans
La vocazione bordolese
L’impianto di varietà “bordolesi” fu una scelta obbligata, confermata dalla loro riuscita nel vicino Bolgherese. Le vigne di Cabernet e Merlot sono state collocate su terreni esposti a mezzogiorno, formatisi dal graduale disgregarsi di rocce effusive di grande contenuto minerale che permettono solo produzioni dai quantitativi limitati. I risultati premiano la struttura ed i profumi del vino che assume un tratto marcatamente mediterraneo e gli conferisce una nota distinta dai noti vini dei vicini Bolgheresi.
La scommessa dei bianchi
Borgogna, Alsazia e Toscana
La vera sfida fu scegliere di impiantare varietà bianche sotto il sole della Toscana. Dopo aver individuato i suoli adatti, ricchi di argilla e di calcio ed esposti a nord – dove il sole è meno violento – abbiamo impiantato le vigne di Chardonnay. Una piccola porzione di terra sui bordi della val di Cecina presentava terreni di sollevamento marino, con argille ricche di conchiglie fossili che ricordano le argille alsaziane: qui abbiamo impiantato il Riesling, che trova giovamento anche nella freschezza delle brezze che si incuneano nella val di Cecina. Infine, abbiamo puntato sulla riscoperta della Malvasia toscana, un vitigno usato in passato per correggere e profumare il Chianti e raramente vinificato in purezza, ma che – se impiantato in pendii protetti dal sole e se raccolta all’inizio della sua maturazione – può esprimere delicati profumi e buona acidità.

Il terroir
La tenuta Pakravan-Papi si trova sulle prime colline che contornano la Maremma settentrionale, luogo dove il clima riceve l’influenza mitigatrice del mare che contrasta l’esposizione ai venti freschi della vicina valle Padana, a cui i monti dell’Appennino tosco-emiliano non riescono ad opporsi. Il paesaggio è caratterizzato da una macchia mediterranea che si presenta ancora vergine, popolata da querce e lecci con un sottobosco ricco di arbusti aromatici come i ginepri, la stipa e i corbezzoli. Un territorio in cui, fin dai tempi degli Etruschi, la vigna ha trovato un habitat preferenziale, ma solo negli anni ’60 del Novecento è stata scoperta una vocazione “bordolese” con i primi impianti di Cabernet nel Bolgherese.
Nei suoi vigneti è particolarmente presente l’influenza del clima e dei venti marini. La tenuta Pakravan-Papi ha due differenti suoli di impianto:
- nella valle a nord vi sono argille di sollevamento lacustre: argille, frammiste a palombini, dov’è impiantato il Sangiovese;
- nella parte centrale della proprietà vi sono acciottolati di origine effusiva: su questi sono impiantati i vitigni “bordolesi” Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot.
La Cantina Pakravan-Papi
La Cantina si trova all’interno di un immobile la cui architettura ricorda le chiese del contado toscano. L’uva di ogni vigneto, anche dello stesso ceppo, viene raccolta e vinificata separatamente, poi assemblata dopo il primo affinamento in barrique, per esprimere la migliore qualità dell’annata.
La raccolta dell’uva è rigorosamente manuale. La vinificazione è eseguita con l’ausilio di impianti moderni, ma nel rispetto della tradizione.

Ecosostenibilità
Azienda vinicola Pakravan-Papi
La vigna e la vinificazione
Abbiamo valutato attentamente la possibilità di aderire ai protocolli per la certificazione di coltivazioni biologiche, concludendo però che le conseguenze migliorative per l’ambiente, per la qualità e integrità dei vini, siano di dubbia certezza, poiché la regolamentazione non esclude pratiche correttive – durante la vinificazione e l’affinamento – che possono incidere gravemente sulla genuinità dei vini.
Energia e ambiente
L’azienda agricola Pakravan-Papi è energeticamente eco-sostenibile. Oltre ai pannelli solari, il riscaldamento invernale è garantito da una caldaia che utilizza come combustibile le potature delle circa 90.000 piante di vite.